Cumulo gratuito pensioni: più di 1.300 domande

Il cumulo gratuito delle pensioni ha permesso di ottenere già 1.300 domande per l’accesso all’opzione. Ci si riferisce in particolare ai lavoratori che hanno una carriera divisa in base a diverse gestioni previdenziali. Nello specifico l’INPS ha mantenuto gli obiettivi previsti dal cronoprogramma, in seguito all’accordo con le Casse private in merito all’assegnazione dei costi per la gestione delle varie pratiche.

Le domande e la liquidazione

Sono diverse le possibilità di liquidazione, a partire dal comprensivo di medici e dentisti, Enpam, e da quello di ingegneri e architetti, Inarcassa. Queste due Casse sono state le prime a mettere in atto la firma della convenzione con l’INPS in seguito all’accordo con l’Associazione di categoria. Ma liquidazioni in arrivo sono previste anche per Eppi (periti industriali), Cipag (geometri), Enpaf (farmacisti), Enpav (veterinari) ed Enpapi (infermieri).

Il peso dei trattamenti sarà determinato in particolare dalle istituzioni disciplinate dal decreto legislativo 509 del 1994, che hanno utilizzato fin dal principio il sistema di calcolo delle pensioni più generoso, e da quelle più recenti, messe a punto con il decreto legislativo 103 del 1996, che mettono in atto un sistema più puro. Per determinare i trattamenti, prima di procedere con i pagamenti, verranno seguiti i regolamenti previdenziali singoli.

Enpam, Cassa forense e Inarcassa

Enpam

Possiamo fare un esempio per comprendere meglio di cosa si tratta. Nello specifico caso dell’Enpam servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, ma devono sussistere 30 anni di anzianità dalla laurea. Per la parte riferita all’INPS si valuta il raggiungimento di 66 anni e 7 mesi, per la parte Enpam invece di 68 anni.

Cassa forense

Nel caso specifico della Cassa forense, la pensione attraverso il cumulo viene perfezionata nel momento in cui si abbia la presenza dei requisiti di età e di contributi più alti tra quelli indicati dagli ordinamenti delle varie gestioni di riferimento. Per quanto riguarda il calcolo, questo sarà retributivo per coloro che ottengono l’anzianità dei contributi prevista (33 anni nel 2017, 34 anni nel 2019 e 35 anni a partire dal 2021). Sarà contributivo per chi non raggiunge le soglie anagrafiche specificate.

Inarcassa

Per quanto riguarda Inarcassa, le prestazioni saranno fornite solo nel momento in cui vengono maturati i requisiti minimi specificati dall’istituzione e, quando si possa avere un’anzianità di contributi pari o superiore a quella che viene individuata per la pensione di vecchiaia ordinaria, viene applicato il calcolo pro-rata. In alternativa, se non vengono soddisfatti questi requisiti, verrà utilizzato il sistema di calcolo contributivo.