Pensione anticipata 2019: deroghe alla legge Fornero

La riforma delle pensioni è vicina ad essere presentata all'approvazione, cosa cambia?

La pensione anticipata avrà delle variazioni rispetto al passato se andrà in porto la riforma. Una delle cose che non sono ancora chiare, è se la rivoluzione in questo senso sarà totale, o se vi saranno delle deroghe per poter uscire dal lavoro senza i contributi minimi versati. Vediamo quali novità sono emerse nelle ultime ore, per vedere di capire qualche cosa in più su quanto sta accadendo intorno a questo preciso argomento.

Pensione anticipata 2019 con 15 anni di contributi

La pensione anticipata prevede almeno 20 anni di contributi versati, quindi apparentemente il titolo del paragrafo ci dice che non si avrebbero i requisiti per poterla chiedere. In realtà, questo non è propriamente vero, perché anche se si hanno 15, 16 o 18 anni di contributi versati, si potrebbe comunque accedere alla pensione anticipata sfruttando la deroga Amato e l’opzione contributiva Dini. Per chi non le conoscesse, spieghiamo cosa sono.

Pensione anticipata 2019 con deroga Amato

Ecco le tre deroghe che possono darci l’opportunità di accedere alla pensione anticipata:

La prima deroga Amato: serviranno almeno 15 anni di contributi versato prima del 31/12/1992. A beneficiare della deroga saranno coloro che sono iscritti al Fondo lavoratori dipendenti o alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Lavoratori appartenenti ad enti come l’Inps, ex Inpdap, ex Enpals, ex Inpost.

La seconda deroga Amato: in questo caso per accedere alla pensione anticipata, servono 15 anni di contributi prima del 31/12/1992 e prima di tale data avere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari.

La terza deroga Amato: questa vale solo per i lavoratori dipendenti che siano iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo o esonerativo della stessa. L’accesso è però vincolato da alcuni requisiti.

  • Aver versato almeno 25 anni di anzianità contributiva, vuol dire che il primo anno di contributi deve essere 25 anni prima di aver maturato il diritto per la pensione di vecchiaia.
  • Bisogna possedere almeno 15 anni di contribuzione effettiva che sia derivante da lavoro, in questo calcolo non possono essere conteggiati contributi figurativi, da riscatto o volontari. Inoltre, tali contributi devono essere stati versati nell’ assicurazione generale obbligatoria oppure in un fondo sostitutivo o esonerativo
  • Dei 25 anni di versamento, almeno 10 devono essere stati lavorati in maniera discontinua, più precisamente per periodi inferiori alle 52 settimane. Gli anni lavorati interamente come part time non sono considerati, mentre valgono quelli interamente coperti da contribuzione. Questo se non sono stati interamente lavorati, perché ad esempio hanno avuto un periodo di disoccupazione indennizzata.

Pensione anticipata sfruttando la deroga Dini

È possibile accedere alla pensione anticipata anche sfruttando quella che è la deroga Dini. In pratica, con 15 anni di contributi e con una penalizzazione della pensione che sarà calcolata interamente con l’opzione contributiva.

I requisiti per poter accedere a questa opzione sono:

  • Avere almeno 18 anni di contributi versati.
  • Bisogna aver versato almeno un anno di contributi prima del 31 dicembre 1995.
  • Aver maturato almeno 5 anni di contributi dopo il 1996.

Questo è quanto potrebbe essere possibile dal 2019 se entra scena la riforma delle pensioni senza ulteriori modifiche. Queste due strade alternative, permetteranno a chi ha i requisiti sopracitati di andare in pensione anticipatamente. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi, che tratteremo nei prossimi articoli dedicati alla pensione anticipata nell’anno venturo.