Pensioni 2019: il ritorno della perequazione automatica

La riforma delle pensioni 2019 vede delle grandi novità rispetto all’anno passato. La più grande è chiaramente quella relativa alla Quota 100. Vi sono però altre cose che cambieranno, tutto all’interno del piano di eliminare quella che è nota come ‘la legge Fornero‘. Tra le novità (se così si può dire perché è un cavallo di ritorno), vi è la perequazione  automatica.

Cosa sarebbe nello specifico? Nel nostro articolo andremo a trattare la perequazione automatica, in modo da saperne di più su una novità per le pensioni 2019.

Pensioni 2019: perequazione automatica

Come molti avranno sentito, per le pensioni 2019 vi saranno degli aumenti. Il fatto, è che solo in lieve parte interesseranno le minime. Infatti, tali aumenti vi saranno per effetto dell’applicazione della perequazione automatica, che in maniera percentuale inciderà meno sulle pensioni minori e in maniera maggiore su quelle più alte. Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, siamo di fronte ad un cavallo di ritorno, e in effetti tale meccanismo c’era già in passato.

Il sistema, ai più è noto come ‘scala mobile‘. Meccanismo che era stato bloccato con la Riforma Fornero del 2011, per gli anni 2013 e 2013. Dal 2014 era stata approvata una fase transitoria, che aveva il compito di agevolare un graduale ritorno alla perequazione automatica come era prima della sospensione.

Vediamo adesso come funziona questa cosa, e come può incidere sulle pensioni 2019. La rivalutazione automatica (o perequazione), serve alla regolazione e all’adeguamento degli importi delle prestazioni di carattere sociale, a quello che è il costo della vita in un determinato momento. Tale costo è stabilito annualmente dall’Istituto Nazionale di Statistica, ovvero l’ISTAT. Ogni anno, alla fine dello stesso, attraverso un decreto da parte del Mef si stabilisce quale sia la variazione percentuale in oggetto. Tale variazione si applica sull’importo della pensione mensile a partire dall’anno successivo.

Come abbiamo detto in precedenza, al momento siamo in una fase transitoria, che secondo la riforma sulle pensioni che avrà il varo nel 2019 termina quest’anno. Dunque, a dicembre di quest’anno, verrà attivata la variazione percentuale che sarà quindi applicata sulle pensioni 2019 a partire dal mese di gennaio. In pratica, i pensionati potranno contare su un aumento della pensione in una misura dell’1 percento, comprese le pensioni che si trovano nella fascia medio alta.

Pensioni 2019: perequazione e minime

Sebbene la perequazione automatica non escluda nessun tipo di quota pensionistica, appare evidente che la misura dell’1 percento non possa incidere in maniera significativa sulle pensioni minime. Quindi, sebbene si tratti comunque di un aumento, tale meccanismo va a influire di più su trattamenti che hanno già di base un corrispettivo importante.