Pensioni 2019: i due scaglioni della quota 100

Non manca molto all'ufficialità della riforma sulle pensioni 2019, e si parla di scaglioni.

Le pensioni 2019 sembra che potranno godere della riforma tanto attesa, e che prevede la Quota 100 con il limite di età a 62 anni. Nonostante i pareri spesso in contrasto con la volontà del governo, al momento la strada che il gruppo cosiddetto “del cambiamento” sta intraprendendo è quella promessa in sede di campagna elettorale. Dunque, andiamo a vedere nello specifico cosa cambia in termini specifici, ma soprattutto perché adesso si parla di due scaglioni.

Infatti, pare che nelle ultime ore sia uscita la notizia per cui il progetto sulla riforma che supererà la legge Fornero sarebbe a lungo termine. Come già avevamo visto in un articolo precedente, la Quota 100 per il Governo non rappresenta un punto di arrivo ma uno di partenza. Dunque, queste informazioni trapelate nelle ultime ore andrebbero a confermare la volontà del gruppo di Governo e dei tecnici di arrivare a risultati ancora più ampi in tema pensioni.

Pensioni 2019: i due scaglioni per accedere alla pensione

Stando a quanto si apprende dalle ultime notizie, la Quota 100 si svilupperà sulla base di un triennio, ovvero 2019-2021. In questi tre anni, si arriverà ad avere almeno due scaglioni sui quali fare i propri calcoli per potersi astenere dal lavoro. Se le cose andranno come previsto, nel 2021 si abbasserà ancora l’età limite per andare in pensione, che scenderebbe al di sotto dei 62 anni.

Il primo scaglione è quello che già si è più volte sentito da quando è entrata in scena la Quota 100. Parliamo della possibilità di andare in pensione se si ha un’età anagrafica di almeno 62 anni e 38 di contributi versati. Questo scaglione sarà già ufficiale e attivo non appena la riforma verrà approvata. Quindi, per le pensioni 2019 si potrà accedere al trattamento sulla base di quattro finestre di uscita. Tali finestre varieranno in base al trimestre in cui si matureranno i requisiti.

Il secondo scaglione arriverà nel 2021, in seguito ad un lavoro importante che dovrà essere fatto nei prossimi tre anni. L’obiettivo è quello di giungere alla fine con la possibilità di poter accedere alla pensione anche ad un’età anagrafica di 60 anni anziché 62. Il progetto è ambizioso ma non impossibile secondo il gruppo di Governo, per cui staremo a vedere l’evolversi della situazione nel prossimo triennio.

Al momento la certezza è nella Quota 100 costituita da 62 anni di età e 38 anni di contributi versati, chiaramente in vigore da quando verrà approvata la manovra finanziaria. La sua validità inizierà a decorrere dal mese di gennaio del 2019.