Pensioni 2019: continua a salire la febbre politica

Riforma pensioni 2019 tra ottimismo e pessimismo

La riforma pensioni 2019 e la Quota 100 continuano a creare forti dibattiti, e alcuni momenti di tensione politica. Da una parte chi vuole sgretolare colpo dopo colpo la Riforma Fornero, e dall’altra chi continua a remare in senso contrario lamentando il crollo del sistema. Al momento ancora non è chiaro come andrà a finire la vicenda. Nel 2019 le cose saranno come molti sperano o vi saranno deroghe alla Riforma Fornero?

Tra le persone che si dichiarano contrarie al nuovo sistema come è stato descritto è Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi Itinerari Previdenziali. A quanto dice, il taglio alle pensioni d’oro così come è stato concepito non è corretto. Unito al reddito e alla pensione di cittadinanza farebbero saltare l’intero sistema. Entriamo nel dettaglio per capire quali siano queste perplessità sulla riforma delle pensioni.

Riforma pensioni 2019: a rischio il sistema

Sulla riforma pensioni 2019, Alberto Brambilla è stato molto chiaro. Secondo quanto afferma, il principio secondo cui si applica il taglio alle pensioni d’oro non è coerente con il calcolo effettivo che si dovrebbe fare. Facciamo un esempio: si andrebbe a tagliare la pensione di una persona che è andata in pensione a 58 anni con i contributi legittimamente versati, considerando come ci sarebbe dovuta andare se avesse avuto 63 anni. Sulla base di questo viene tagliato l’assegno.

Secondo Brambilla anche il reddito di cittadinanza e la pensione analoga, avrebbero un effetto devastante. Si andrebbe a sostenere un costo di 16 miliardi di euro e oltre, Non solo, si darebbe del denaro a persone che nella loro vita non hanno mai versato contributi o in alcuni casi pochi. Tutto questo andrebbe a gravare sulla situazione generale del Paese. Secondo la sua opinione, l’Italia non necessita tanto di sostegno sociale ma di creare posti di lavoro.

Riforma pensioni 2019: dal governo altre notizie

Osservando invece all’altro capo della fune, si vede ottimismo e fiducia verso una manovra che sembra oramai già pronta. Quota 100 e Quota 41 sembrano solide. Stando alla fiducia che arriva da chi l’ha fortemente voluta sembra che sia già quasi una realtà. Tutto sta a capire se il Governo proseguirà per la sua strada, andando ad approvare la Riforma come sostenuta fino ad ora, o se accetteranno il confronto con i contrari.

Vi sono diverse opinioni discordanti e diverse proposte di confronto. Qualcuno ipotizza  alcune deroghe che andrebbero a far proseguire alcuni punti di quella che era la Riforma Fornero. Nei prossimi giorni vedremo se le proposte verranno accolte, o se l’asse M5S-Lega Nord proseguirà dritto senza cambiare di una virgola la proposta sulle pensioni 2019.