Pensioni 2019: come uscire dal lavoro nell’anno venturo

In base alla riforma delle pensioni 2019, ecco come fare per andare in pensione.

La riforma pensioni 2019 è oramai alle porte. Vi è una schiera di lavoratori che attende con ansia gli andamenti della Manovra Finanziaria. Cosa cambierà dunque dall’anno prossimo in merito alle pensioni? Per scoprire queste informazioni non vi resta che arrivare fino alla fine di questo articolo, nel quale andremo a trattare a tutto tondo l’argomento in questione.

Osserveremo quali saranno tutte le opportunità per andare in pensione, a partire dalla famosa Quota 100 per finire con la Quota 41. Il tutto con tempistiche precise in base all’età, gli anni di contributi e il tipo di lavoratore. Cerchiamo dunque di fare chiarezza su questi punti.

Pensioni 2019: sistemi  per astenersi dal lavoro

Per andare in pensione nel 2019, sarà necessario rispettare determinati requisiti. Come sappiamo si tratta di  elementi che riguardano l’età, gli anni contributivi e determinate tipologie di lavoratori. Entriamo nello specifico per saperne di più. Ecco tutti i casi possibili per accedere alla pensione:

  • Pensione di vecchiaia: tale opzione rimane vincolata al limite di età anagrafica. Saranno necessari 67 anni compiuti. Nel caso di quella anticipata sarà necessario aver versato almeno 43 anni e 3 mesi di contributi nel caso degli uomini, 42 anni e 3 mesi nel caso delle donne.
  • Quota 100 e Opzione Donna: la Quota 100 di cui si è molto parlato, permetterà di lasciare il lavoro dopo aver maturato almeno 38 anni di contributi. Inoltre, sarà necessario aver compiuto almeno 62 anni di età. Per quanto riguarda l’Opzione Donna invece, sono necessari 57 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 58 anni per le lavoratrici autonome. Si dovranno considerare in più anche gli adeguamenti sulla base delle aspettative di vita e almeno 35 anni di contributi versati.
  • La Quota 41: tale opzione è quella legata a coloro che sono considerati lavoratori precoci. In pratica, le persone che hanno iniziato a lavorare prima di aver compiuto 18 anni di età. Non solo, essi dovranno aver maturato anche 12 mesi di lavoro prima di aver compiuto la maggiore età. A questa categoria, sarà permesso di andare in pensione con 41 anni e 5 mesi di contributi versati (le 5 mensilità in più sono l’effetto dell’adeguamento sulla base delle aspettative di vita).

La pensione di vecchiaia

C’è da tenere presente anche un ulteriore aspetto che riguarda la pensione di vecchiaia. Sebbene 67 anni sia lo sbarramento che permette di accedere al trattamento pensionistico, non si potrà avere la pensione se non si saranno versati almeno 20 anni di contributi. A coloro che per vari motivi non hanno versato il numero di contributi sufficiente, sarà possibile richiedere un trattamento pensionistico a 71 anni compiuti se avranno versato almeno 5 anni di contributi.