Pensioni 2019: come funziona l’aumento delle minime

Nella riforma pensioni 2019 l'aumento delle pensioni minime è uno dei punti previsti.

La riforma sulle pensioni 2019 prevede molte novità, dalla Quota 100 alla Quota 41 e 42. Tra queste novità, una di quelle sostanziali è quella che prevede l’aumento delle minime ad un tetto specifico. Tale sistema è quello che riguarda l’integrazione della pensione quando sia essa al di sotto di quella che è conosciuta come la soglia di povertà. Andiamo nel dettaglio per vedere nelle ultime ore quali sono le conferme e il sistema con cui si applicheranno gli aumenti.

Pensioni 2019: minime ed aumenti

Prima di tutto, bisogna specificare che vi sono due trattamenti pensionistici che al momento sono al di sotto della soglia che si intende raggiungere con la riforma pensioni 2019. Il primo è la classica pensione minima che è di 507 euro, il secondo è l’assegno sociale che ammonta attualmente a 453 euro. È abbastanza chiaro che, tutte le persone che rientrano in questi due trattamenti pensionistici, stiano attendendo con ansia novità in merito alle modifiche presenti nella riforma.

Al momento dobbiamo ricordare che non è ancora attivo nessun procedimento di aumento, questo fino a quando la riforma non sarà ufficialmente approvata. Dunque, stiamo solo navigando tra le informazioni che si hanno dalle proposte e dalle dichiarazioni fatte dai ministri che lavorano alla riforma pensioni 2019. Secondo questi dati, la pensione minima e l’assegno sociale dovrebbero salire ad un tetto stabilito nella cifra di 780 euro. In pratica, un pensionato con la minima vedrebbe incrementare il suo assegno di 273 euro e chi ha il trattamento sociale vedrà un incremento dell’assegno di 327 euro.

Gli incrementi dell’assegno saranno validi per tutti coloro che percepiscono una cifra che sta al di sotto della soglia di 780 euro. Chiaramente chi percepisce già una cifra pari o superiore non sarà coinvolto negli aumenti.

Pensioni 2019: tempistiche per gli aumenti

Come abbiamo detto, la riforma sulle pensioni 2019 deve ancora essere una realtà, per cui in attesa di approvazione siamo nel campo delle proposte. Ad ogni modo, a parlare su questo argomento è stata Anna Ruggiero, deputata del Movimento 5 Stelle. In pratica, ha comunicato che entro la fine dell’anno 2018 saranno approvate legge di bilancio e l’abolizione delle pensioni d’oro. Contestualmente avverrà anche la revisione del metodo contributivo.

Dunque, una volta che tutto questo sarà effettivo, si procederà nel reinvestire quanto ottenuto per aumentare le pensioni minime. Tale aumento sarà dunque effettivo dal prossimo anno, sebbene non si sappiano ancora le tempistiche, ovvero se sarà attivo già da gennaio. Si attenderanno maggiori informazioni che sicuramente si avranno nel corso dei prossimi giorni.