Pensioni 2019: termini e requisiti per aumento delle minime

Per le pensioni 2019 sono previsti aumenti per le minime, ma chi ne beneficia e quanto?

La riforma delle pensioni 2019 non è ancora entrata in vigore, ma vi sono delle priorità riguardanti il pacchetto pensioni che includono l’aumento delle minime. Il tutto fa capo a quello che attualmente è il provvedimento conosciuto come pensione di cittadinanza, ovvero l’incremento dell’assegno sociale e delle minime che si trovano sotto la soglia di povertà.

Come funziona nello specifico questo nuovo provvedimento? A quanto ammonta l’incremento delle pensioni minime e dell’assegno sociale? Nel nostro articolo andremo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sull’argomento. Ciò tenendo presente che si tratta di un provvedimento che, se approvato in via definitiva, entrerà in vigore probabilmente da febbraio o marzo del 2019.

Pensioni 2019: aumento delle minime

Prima di andare a vedere nello specifico quanto aumenterà la pensione, dobbiamo analizzare a quanto ammonta al momento l’assegno della pensione. Per quanta riguarda la pensione minima classica, si parla di un assegno di 507 euro. L’assegno sociale è al momento di 453 euro. Se la cosa diviene ufficiale, dal prossimo gennaio le cose cambieranno sensibilmente per entrambe le categorie di persone.

Sia coloro che guadagnano 507 euro, che coloro che ne percepiscono solo 453, potranno contare su un’integrazione della pensione fino ad un tetto massimo di 780 euro. Quindi, entrambe le categorie andrebbero ad usufruire di un vantaggioso aumento, che chiaramente è però più evidente per coloro che godono dell’assegno sociale anziché della pensione di 507 euro.

Ad ogni modo, sembra che questa strada sia molto sentita e voluta dall’attuale Governo, tanto da aver speso parole certe e chiare su questo punto della manovra. Per questo, molte persone attendono con ansia notizie sicure e conferme di questo aumento, che andrebbe a rendere la vita dei pensionati in difficoltà un po’ più serena.

Aumento pensioni 2019: come funziona

Come abbiamo visto la pensione con integrazione annessa, non può superare i 780 euro, quindi sono coinvolte tutte quelle pensioni che prevedono un assegno che sta al di sotto di questa soglia. Sono escluse quindi, tutte quelle pensioni che hanno una base che si trovi al di sopra di tale tetto base. Non tutto è perduto però, perché ogni anno l’ISTAT stabilisce un aumento delle pensioni sulla base del costo della vita. Grazie alla reintroduzione della perequazione automatica, tutte le pensioni avranno un aumento nel 2019.

L’1 percento in più è quanto si andrà a percepire l’anno prossimo, per cui le pensioni che hanno un importo più elevato andranno a ricevere un incremento interessante, mentre sulle minime tale cifra sarà talmente esigua da non essere percepibile nell”immediato. Ad ogni modo, si tratta di qualcosa in più. Non resta che aspettare una conferma e vedere se la proposta diverrà realtà.