Aumento pensioni 2019: di quanto aumenta per ogni categoria

Si parla già di un aumento delle pensioni per il 2019. Tutto questo accadrà perché entreranno in gioco delle nuove regole di rivalutazione dei trattamenti previdenziali, che porteranno ad avere un importo più alto per i pensionati. Infatti il prossimo anno si avrà un adeguamento degli importi all’incremento dell’inflazione.

La procedura ha l’obiettivo di fare in modo che con il passare del tempo non venga svalutato l’assegno pensionistico. È quella che in termini tecnici viene chiamata perequazione, che la riforma Fornero aveva bloccato nel 2011 e che poi è stata reintrodotta nel 2013 per un periodo transitorio che si concluderà alla fine di quest’anno.

Come funziona la perequazione

Ai fini pensionistici, con il metodo della perequazione, sono stati stabiliti cinque scaglioni in base al reddito. Per ciascuna categoria viene fissata una percentuale di rivalutazione.

Aumenti in base al reddito

Soltanto coloro che hanno una pensione inferiore per il 2018 a 507,42 euro avranno una rivalutazione al 100%.

La percentuale poi diminuisce gradualmente in base all’aumentare del reddito. In maniera specifica si ha una rivalutazione del 95% se l’importo pensionistico è compreso tra 3 e 4 volte il trattamento minimo INPS, del 75% se l’importo è compreso tra 4 e 5 volte il trattamento minimo INPS, del 50% se l’importo della pensione è compreso tra 5 e 6 volte il trattamento minimo, una percentuale del 45% se l’importo è superiore a 6 volte il trattamento minimo.

Quindi possiamo dire che coloro che hanno un assegno previdenziale molto alto avranno una rivalutazione più bassa.

Rivalutazione pensioni da gennaio 2019

Dall’1 gennaio 2019, scaduta la fase transitoria, saranno introdotte altre percentuali e si ritornerà a quelle previste dalla legge 388 del 2000, che non stabilisce più cinque fasce di reddito, ma soltanto tre.

In particolare si avranno una rivalutazione al 100% per pensioni inferiori a 3 volte il trattamento minimo INPS, una rivalutazione al 90% per importi pensionistici compresi tra 3 e 5 volte il trattamento minimo e una rivalutazione al 75% per pensioni che superano 5 volte il trattamento minimo.

In seguito all’applicazione di queste nuove percentuali, anche chi percepisce un assegno elevato potrà avvertire i veri vantaggi della rivalutazione. Per tutti gli altri si assisterà a cambiamenti che potranno sembrare anche di poco conto.