Pensione anticipata per depressione

Abbiamo già parlato della pensione anticipata per invalidità, una modalità con la quale si può andare in pensione prima dell’età anagrafica normalmente richiesta proprio a causa di una problematica di salute tale da rendere impossibile o difficile il poter lavorare fino ad oltre una certa età.

Tra le varie cause che potrebbero portare all’opportunità di fare domanda di pensione anticipata c’è anche la depressione, una sintomatologia tale da rendere molto complesso svolgere le normali azioni quotidiane, tra cui anche lavorare.

La legge italiana prevede, infatti, la possibilità di andare in pensione anticipata non solo se si soffre di qualche patologia fisica, ma anche mentale (come la depressione, appunto, che tuttavia provoca anche problematiche fisiche).

Chi può andare in pensione a causa depressione?

Il pensionamento anticipato può essere ottenuto da tutti coloro che sono affetti da problematiche mentali di depressione e, a causa di questo, hanno perso almeno 1/3 della capacità lavorativa normale. E’ inoltre fondamentale aver versato almeno 5 anni di contributi.

Assegno di invalidità e pensione

Per chi ha al di sotto dell’età minima richiesta per andare in pensione anticipata per malattia (50 anni le donne, 55 gli uomini) può far richiesta solo dell’assegno di invalidità, che vale tre anni (si parla di assegno triennale) , ma che può essere confermato dietro richiesta del beneficiario.

Se si chiede e si ottiene l’assegno di invalidità per depressione per 3 volte di seguito (quindi dopo 9 anni), l’indennità diventa definitiva.

Invalidità etica, che cos’è?

Tra i vari problemi di carattere mentale e psicologico che possono portare all’invalidità troviamo anche la cosiddetta invalidità etica, legata ad una depressione cronica che è legata ad un turbamento psicologico grave ed irreversibile in cui il soggetto entra in maniera involontaria e “inconscia”, cioè senza essere consapevole della sua problematica.

Requisiti per la pensione anticipata per malattia depressione

Per poter avere la pensione anticipata per malattie gravi come questo disturbo dell’umore, è necessario avere un certificato medico originale con diagnosi redatta da un medico. Ovviamente, per poter andare in pensione anticipata è fondamentale anche che la sindrome depressiva sia costante nel tempo, oltre che prolungata, e che sia così grave da influisce negativamente sulla sua capacità di guadagno.

Se, nel corso degli anni, la situazione migliora e il soggetto non è più soggetto a depressione (o comunque, in maniera meno grave), la pensione di invalidità può essere revocata.

Come ha confermato la Cassazione, però, la revoca di tale pensione può avvenire solo se c’è un effettivo miglioramento delle condizioni di chi beneficia dell’indennità, provata anche in questo caso da un certificato medico.