Ottava Salvaguardia: per chi? Chi rientra tra gli esodati?

L’Ottava Salvaguardia è una delle ultime novità del mondo pensionistico italiano. Nel nostro paese è stata introdotta con l’ultima legge di stabilità e c’è possibilità di fare domanda solo fino al 2 marzo 2017. Tutte le domande dovranno essere inviate alla sede locale INPS o alle Direzioni Territoriali del Ministero del Lavoro.

Una delle cose che maggiormente ci si chiede in merito è: per chi è l’Ottava Salvaguardia? Chi rientra nelle categorie degli esodati? (ovvero delle persone che possono trarre vantaggio da questa legge).

Continua a leggere per scoprire se rientri tra gli esodati. Ti invitiamo a leggere per bene e, nel caso, ad approfondire con un commercialista, perché l’ottava salvaguardia è molto vantaggiosa, ben più conveniente dell’Ape sociale (il sussidio erogato dal 1° maggio 2017).

Esodati Ottava Salvaguardia: chi sono

Mobilità (11.000 posti)

Tutti i lavoratori in mobilità in seguito a degli accordi governativi, o accordi che non sono stati stipulati entro il 31 dicembre 2011. Per loro, il diritto alla pensione matura entro 36 mesi dalla data di scadenza dell’indennità di mobilità, anche nel caso di versamento dei contributi volontari. La cessazione del rapporto di lavoro deve esserci invece stata entro il 31 dicembre 2014.

Prosecutori volontari (10.400 posti)

Nella seconda categoria rientrano i prosecutori volontari che sono stati autorizzati alla contribuzione prima del 4 dicembre 2011 e che hanno almeno un contributo volontario, indipendentemente dal fatto se hanno svolto, in seguito, solo attività diverse da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il diritto alla pensione deve maturare entro il 6 gennaio 2019, inclusa la finestra mobile.

Cessati dal servizio (7.800 posti)

Chi ha cessato dal servizio entro il 30 giugno 2012 in seguito ad accordi individuali o collettivi che sono stati stipulati entro il 31 dicembre 2011, indipendentemente dal fatto se, in seguito, hanno svolto o meno attività di lavoro subordinato con contratto a tempo indeterminato. Rientrano nella categoria anche i cessati dal lavoro dopo il 30 giugno 2012, ma solo entro il 31 dicembre dello stesso anno, sia se la cessazione è avvenuta con le modalità indicate sopra che per risoluzione unilaterale, tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011.

Il diritto alla pensione deve maturare entro il 6 gennaio 2019, inclusa la finestra mobile.

Congedo assistenza disabili (700 posti)

Rientrano in questa categoria i lavoratori che, nel 2011, sono stati congedati per poter assistere i figli gravemente disabili. Il diritto alla pensione deve maturare entro il 6 gennaio 2019.

Dipendenti a tempo determinato (800 posti)

Chiude la serie di esodati la categoria dei dipendenti con contratto a tempo determinato che sono cessati dal lavoro tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, a patto che non siano stati rioccupati con un contratto a tempo indeterminato (ad esclusione degli operai del settore agricolo e di coloro che hanno qualifica stagionale). Il diritto pensionistico deve maturare entro il 6 gennaio 2018, compresa la finestra mobile.