Quota 41 lavori gravosi ed usuranti

Una delle novità pensioni 2017 è la possibilità di usufruire della Quota 41 anche per i lavoratori con mansioni particolarmente gravosi ed usuranti, così come definite dal decreto legislativo 67/2011. Oltre che direttamente i lavoratori, potranno andare in pensione in via anticipata anche gli invalidi, chi deve assistere dei familiari con disabilità grave e tutti i lavoratori disoccupati dopo un licenziamento.

La condizionale è aver lavorato almeno 12 mesi, anche non di seguito, prima dei 19 anni di età.

Quota 41 per lavori usuranti, chi può andare in pensione prima

L’attuale legge permette a tutta una serie di lavoratori che svolgono lavori usuranti di andare in pensione prima del tempo consueto. I lavori che sono oggetto di questo vantaggio sono:

  • i lavoratori addetti alla «linea catena»;
  • i conducenti di veicoli con capienza inferiore a 9 posti che svolgono lavoro di trasporto collettivo;
  • Tutti i lavoratori notturni, a condizione di avere almeno 64 notti lavorate all’anno

Come detto in apertura, l’unica condizione per poter usufruire di questa Quota 41 è aver lavorato almeno 12 mesi (1 anno) prima del compimento del 19° anno di età.

Come dimostrare di aver svolto attività usurante

A partire dal 2017, per dimostrare di aver svolto un’attività usurante sarà sufficiente dimostrare di essere stato assunto, nello svolgimento di uno dei lavori che rientrano nelle categorie elencate in precedenza (quelle dei lavori usuranti che danno diritto ad una pensione anticipata), per almeno 7 anni degli ultimi 10.

Non è più necessario aver svolto lavoro usurante nell’anno di raggiungimento dell’obiettivo pensionistico (i 41 anni di contributi, in pratica).

Usuranti e notturni, l’anticipo sulla pensione

Tutti i lavoratori usuranti e quelli notturni che hanno almeno 36 anni di contributi, potranno godere di un anticipo fino a 5 anni sulla pensione di vecchiaia classica (ovvero potranno andare in pensione a 61 anni e 7 mesi invece che dei classici 66 e 7 mesi); coloro che, invece, hanno una contribuzione inferiore, avranno un anticipo di 1 anno e 10 mesi se uomini, soli 10 mesi se donne.

Tutti gli altri lavoratori, ovvero quelli che non rientrano all’interno delle categorie predette, andranno in pensione come di consueto a 66 anni e 7 mesi se uomini, 65 anni e 7 mesi se donne.

Quando e come produrre istanza di pensionamento anticipato per lavori gravosi

Per tutti i lavoratori che hanno svolto dei lavori particolarmente pesanti e gravosi e volessero andare in pensione e raggiungeranno il requisito dei 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2017, dovranno presentare istanza di pensionamento all’INPS entro il 15 luglio 2017 (la risposta dell’ente arriverà entro il 15 ottobre dello stesso anno).

Al contrario, i lavoratori che raggiungeranno 41 anni di contributi entro il 2018, dovranno presentare istanza entro il 1° marzo 2018.

All’interno della domanda di pensionamento anticipato, occorrerà inserire anche tutta una serie di documenti allegati, quali:

  • il libro matricola o il libro unico del lavoro
  • In alternativa, il libro delle comunicazioni di assunzione, di cessazione o di variazione (viene rilasciato dal Centro per l’Impiego presso cui si è iscritti);
  • I soli lavoratori notturni dovranno anche presentare il prospetto di paga da cui si evince la maggiorazione di stipendio ricevuta per lo svolgimento del lavoro notturno.