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Miglior conto corrente per pensionati 2019: focus 2019

Andare in pensione dopo una vita spesa a lavorare sembra finalmente il momento del meritato riposo. La pensione però implica anche la necessità di risparmiare ulteriormente: la liquidità mensile cui si è abituati in molti casi scende, e allora diventa urgente tagliare su qualche spesa.

La prima cosa a cui bisogna fare attenzione è la scelta del miglior conto corrente.

Anzitutto bisogna specificare che il possesso di un conto corrente è obbligatorio: con la manovra Salva Italia, il governo Monti ha infatti istituito il vincolo dell’accredito su conto di stipendi e pensioni che superino i mille euro.

Come scegliere il miglior conto per pensionati

Nella scelta del miglior conto per i pensionati bisogna tenere conto una serie di voci di spesa e di guadagno che possono influenzare fortemente la scelta.

Oltre a questo, è fondamentale che il conto sia sicuro ed affidabile, ma scegliendo una banca sicura si può dormire tranquilli: in Italia i depositi sono garantiti fino a 100.000 € dal Fondo interbancario di tutela dei depositi.

Spese conto corrente pensionati

Moltissimi conti correnti hanno delle spese fisse; se si decide di aprire un conto presso un istituto bancario occorre valutare degli aspetti che, seppur di pochi euro, sommandosi potrebbero condurre ad un esborso di centinaia di euro all’anno.

Il primo fattore da considerare è la tassa sui contanti: si tratta di una spesa fissa (variabile da banca a banca, ma in media sui 3 euro) per i prelievi allo sportello. Anche i prelievi presso ATM trattengono spesso una commissione, che oscilla da 1 a 3 euro.

Molti conti prevedono invece un canone mensile fisso che include un certo numero di operazioni se non addirittura illimitate; sembrerebbe vantaggioso poiché si sa in anticipo esattamente quanto si spenderà, soluzione quindi appetibile per chi è abituato a frequenti prelevamenti.

Altra spesa da affrontare è l’imposta di bollo; per semplificare, si tratta di una tassa dovuta per il solo fatto di aver aperto un conto. Se l’intestatario del conto è una persona fisica con un saldo medio annuale inferiore ai 5.000€, l’imposta non va pagata, mentre se si supera questa soglia il bollo ammonta a 34,20€. In caso di intestatario persona giuridica invece l’imposta è di 100€ all’anno.

Passiamo poi ai costi per l’estratto conto, che viene inviato a casa in formato cartaceo (mensilmente o trimestralmente per lo più), con il relativo addebito del costo che in media è di 1€.

Infine sono da calcolare le spese di liquidazione periodica. Le banche, ogni tre mesi o alla chiusura dell’anno solare, calcolano una sorta di conguaglio delle spese e degli interessi che vengono attribuite al cliente.

Conto corrente gratuito per pensionati

Con la suddetta manovra Salva Italia il Governo aveva però predisposto l’erogazione di servizi bancari gratuiti, in modo che i pensionati potessero ricevere i propri emolumenti a costo zero. Spesso questi conti non sono pubblicizzati dalle banche, che ovviamente non ne traggono quasi alcun guadagno, né è detto, purtroppo, che il proprio consulente o  family banker proponga questa soluzione.

È bene però sapere che il conto corrente in versione “base” esiste già dal 2011, e tutti gli istituti bancari sono tenuti ad averne uno tra i propri servizi, come previsto dalla convenzione tra il Ministero delle Finanza e la Banca d’Italia.

Conto corrente gratuito: chi può beneficiarne

Il conto base, generalizzando, permette di ridurre le spese annue, che vanno dai 24 ai massimo 30€. Ad esempio il conto base di Intesa Sanpaolo costa 30 euro l’anno mentre Unicredit 24€, cioè 2€ al mese.

Questo tipo di servizio contempla anche un’ulteriore tutela per le fasce reddituali svantaggiate, che non sono tenute a pagare il canone. Le condizioni azzerate riguardano la categoria dei pensionati con reddito ISEE fino a 8.000€ o con assegni pensionistici bassi, cioè fino a 18.000€ lordi l’anno. Lo Stato rinuncia inoltre ad incassare il bollo annuo di 34,20€ per giacenze superiori ai 5.000€.

Conto corrente gratuito: cosa offre

Il fatto che il conto costi pochissimo o addirittura nulla è determinato dal fatto che le funzioni sono limitate. Spesso è previsto un tetto massimo di prelevamenti fissato a 12 annui con bancomat e 6 allo sportello, e ulteriori prelievi di contanti comportano costi aggiuntivi. Non tutti i conti base hanno danno la possibilità di fare e ricevere bonifici (ad esempio il conto base B di Unicredit non li prevede), e nel caso contrario si tratta di un numero circoscritto (è il caso del conto base A di Unicredit, con bonifici SEPA fissati nella cifra di 36).

Sono invece escluse da questa tipologia di conto operazioni come l’acquisto di Btp o fondi di investimento, la richiesta di fidi o mutui, né è possibile richiedere una carta di credito o il libretto degli assegni.

I migliori conti correnti per pensionati 2019

Una premessa è d’obbligo: dal momento che le funzioni, come abbiamo visto, sono limitate e le eccedenti hanno un costo, è utile prendere dimestichezza con i servizi di home banking, che spesso sono illimitati e gratuiti.

Certo, un pensionato abituato ad andare allo sportello potrebbe trovare l’iter complicato, ma con l’ausilio di un figlio o di un nipote si tratta in realtà di pochi passi che permettono di risparmiare anche più di 200€ l’anno.

La grande novità del 2019 è N26 per pensionati, conto corrente a gestione online che permette di tagliare del tutto i costi bancari. Con questo conto si può fare praticamente tutto, incluso ricevere la pensione. In più, è un conto tedesco, quindi sicuro ed affidabile.

Uno tra i conti più vantaggiosi è senz’altro Hello! Money di Hello Bank: si maturano interessi lordi fino all’1% e sia il canone annuo che l’imposta di bollo sono gratuiti; altro plus è che al momento della sottoscrizione viene erogato un buono regalo Amazon del valore di 150€.

Totalmente gratuito è anche il conto base di WeBank, che regala utili 120€ in buoni benzina; i prelevamenti sono gratuiti anche dallo sportello e da ATM di altri istituti bancari. L’unica operazione a pagamento riguarda i bonifici allo sportello che hanno un costo di 3€.

Interessante anche il conto corrente Digital di Che Banca!, che prevede anche una carta di credito con canone gratuito. Zero spese anche per l’imposta di bollo e il canone annuo. A pagamento sono invece le operazioni allo sportello: che siano prelevamenti o bonifici il costo è fissato a 3€.

Altre interessanti opzioni sono il Conto BancoPosta per pensionati di Poste Italiane, che affianca la sicurezza dell’istituto postale a quello di un conto che si può gestire completamente online in maniera semplice e veloce.

Il conto BNL per pensionati è a zero canone mensile, sia in termini di gestione che di operazioni. Un grande risparmio, per un conto corrente con una delle banche “storiche” del nostro paese.

Libretti pensione gratuiti

Una valida alternativa al conto corrente può essere quella di aprire un libretto pensione, che non ha né costo d’apertura né di tenuta annua. Al libretto è associata una carta bancomat senza costi aggiuntivi che consente di prelevare e versare sia contanti che assegni alle casse automatiche della banca di riferimento. Tramite la carta è anche possibile controllare movimenti ed estratto conto, pagare utenze, Mav, F23 ed F24.

Ad esempio il conto libretto di Banco BPM offre operazioni illimitate, prelievi e versamenti allo sportello, domiciliazioni e carta di debito gratuiti. In generale quella del libretto è un’opzione fornita dalle banche pensata appositamente per i pensionati e quindi con condizioni d’utilizzo privilegiate.